Le tipologie di abuso nei condoni
In questo post descriverò le tipologie di abuso che sono state per la prima volta definite dalla tabella allegata alla L. 47/85 che ha istituito il primo condono, e che sono rimaste identiche nel secondo condono istituito con L. 724/94. Il terzo e – per ora – ultimo condono invece ha una tabella sua, leggermente diversa da quella dei primi due condoni.
Questo vuole essere un post un po’ tecnico, contenente solo una sintesi e commento delle tipologie di abuso edilizio relative alle leggi sul condono: in altri post potrete trovare una disamina più discorsiva di cosa sono i condoni edilizi, del perché ancora se ne parla, e quali sono le principali criticità (vedi tutti i post con tag “condono” che puoi cliccare in calce a questa pagina). In quest’altro post trovate invece la modulistica originaria.
le tipologie di abuso secondo i primi due condoni
La tabella allegata alla L. 47/85, applicata identica anche per i condoni presentati ai sensi della L. 724/94 riporta le seguenti tipologie (sono omessi i valori economici legati a ciascuna voce, ma potete leggerli scaricando la tabella dal link):
- Opere realizzate in assenza
o difformità della licenza
edilizia o concessione e non conformi alle norme urbanistiche ed alle prescrizioni
degli strumenti urbanistici. - Opere realizzate senza licenza edilizia o concessione o
in difformità da questa, ma conformi alle norme urbanistiche ed alle prescrizioni degli strumenti urbanistici
alla data di entrata in vigore della presente legge. - Opere realizzate senza licenza edilizia o concessione o
in difformità da questa, ma conformi alle norme urbanistiche ed alle prescrizioni degli strumenti urbanistici al
momento dell’inizio dei lavori. - Opere realizzate in difformità dalla licenza edilizia o
concessione che non comportino aumenti della superficie utile o del volume assentito; opere di ristrutturazione edilizia come definite dall’articolo 31, lettera d),
della legge n. 457 del 1978,
realizzate senza licenza edilizia o concessione o in difformità da essa; opere che abbiano determinato mutamento di destinazione d’uso. - Opere di restauro e di risanamento conservativo come definite dall’articolo 31,
lettera c), della legge n. 457
del 1978, realizzate senza licenza edilizia o autorizzazione o in difformità da esse, nelle zone omogenee A
di cui all’articolo 2 del decreto ministeriale 2 aprile 1968, qualora non trattisi di interventi finalizzati all’adeguamento igienico e funzionale. - Opere di restauro e di risanamento conservativo, come
definite dall’articolo 31, lettera c), della legge n. 457
del 1978, realizzate senza licenza edilizia o autorizzazione o in difformità da essa - Opere di manutenzione straordinaria, come definite dall’articolo 31, lettera b), della
legge n. 457 del 1978, realizzate senza licenza edilizia o
autorizzazione o in difformità da essa.
Opere o modalità di esecuzione non valutabili in termini di superficie o di volume e varianti di cui all’articolo 15 della presente
legge.
- il modello 47/85 A per gli abusi di tipologia 1, 2 e 3;
- il modello 47/85 B per gli abusi di tipologia 4, 5 e 6;
- il modello 47/85 C per l’abuso di tipologia 7.
le tipologie di abuso secondo il terzo condono
- Opere realizzate in assenza o in difformità del titolo abilitativo edilizio e non conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici;
- Opere realizzate in assenza o in difformità del titolo abilitativo edilizio, ma conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici alla data di entrata in vigore del presente provvedimento;
- Opere di ristrutturazione edilizia come definite dall’articolo 3, comma 1, lettera d) del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 realizzate in assenza o in difformità dal titolo abilitativo edilizio;
- Opere di restauro e risanamento conservativo come definito dall’articolo 3, comma 1, lettera c) del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, realizzate in assenza o in difformità dal titolo abilitativo edilizio, nelle zone omogenee A di cui all’articolo 2 del decreto ministeriale 2 aprile 1968, n. 1444;
- Opere di restauro e risanamento conservativo come definite dall’articolo 3, comma 1, lettera c) del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, realizzate in assenza o in difformità dal titolo abilitativo edilizio;
- Opere di manutenzione straordinaria, come definite all’articolo 3, comma 1, lettera b) del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, realizzate in assenza o in difformità dal titolo abilitativo edilizio; opere o modalità di esecuzione non valutabili in termini di superficie o di volume.